Il convento di S. Francesco sorge nel comune di Velletri, tra la Via Appia e la Via Latina, e il suo insediamento risale presumibilmente al secolo XI, ad opera di San Francesco stesso (1222).
Il complesso ha svolto un ruolo rilevante come centro religioso e scuola di teologia fino all’Ottocento. La funzione monastica permase fino al 1873, quando il neocostituito Regno d’Italia promulgò la legge sulla soppressione delle corporazioni ecclesiastiche.
Nel 1875, quando Roma Capitale passò sotto la giurisdizione del Ministero della Guerra, se ne fece una caserma per i bersaglieri. Durante la Seconda guerra mondiale fu utilizzata dalle truppe tedesche e impiegata nuovamente come caserma, mentre dal 1943 al 1945 fu adibita ad ospedale civile. All’epoca della sua dismissione (1950), la struttura risultava molto danneggiata dagli eventi bellici e parzialmente occupata da sfollati.
Al momento della redazione del progetto, l’immobile appariva particolarmente compromesso nelle strutture orizzontali e di collegamento, pur mantenendo in alcuni punti tracce di elementi architettonici di pregio. Il progetto è stato incentrato sull’analisi degli interventi necessari ad adeguare la struttura, prevendendo interventi con impatto minimo e massimamente conservativi rispetto all’esistente.